Il nostro primo Hackathon è stato pazzesco!

Un progetto, 24 ore per realizzarlo...

È con questo claim che lo scorso novembre abbiamo chiamato all’azione 30 giovani under 30 che volessero contribuire a immaginare, progettare e raccontare le politiche per giovani, dal loro punto di vista. 

Come lo hanno fatto? Partecipando a un Hackathon di 24 ore… 5 squadre si sono sfidate nella progettazione di servizi e interventi a favore delle nuove generazioni. Una gara no-stop che ci ha entusiasmato e fatto trattenere il respiro dalle 15.00 del 30 novembre alle 15.00 del l’1 dicembre.  Se hai fatto un giro allo Spazio SC3 di Milano in quelle ore, sai bene di cosa parliamo. E probabilmente hai anche condiviso con noi adrenalina, occhiaie e spuntini notturni…

Come è nato l'Hackathon delle politiche per giovani?

Immagina uno spazio ibrido e polifunzionale, un team pronto a lanciare una sfida, 30 giovani che non vedono l’ora di accoglierla: è così che è iniziato il nostro primo Hackathon!

Ma da dove è partita l’idea? Sicuramente dalla consapevolezza che, oggi, progettare servizi per le nuove generazioni non può più prescindere dalle voci, dalle esperienze e dalle consapevolezze degli stessi e delle stesse giovani che dovranno fruirne. Costruire spazi di pensiero condiviso è davvero uno dei passaggi strategici che possono far sì che le politiche per giovani rispondano realmente a desideri, bisogni e progettualità autentiche.

E come dare fiducia alle attitudini, alle capacità e alle competenze giovani under 30 se non condividendo con loro la possibilità concreta di  progettare? La scelta di organizzare un Hackathon è stata proprio questo: una sfida che nasce dalla fiducia e dal desiderio di collaborazione. 

Hackathon: cos'è e come funziona

Nati negli ambienti dedicati alla programmazione e allo sviluppo informatico, gli hackathon sono maratone in cui vengono lanciati un problema e degli obiettivi, con una sfida: collaborare in squadra per risolverlo e raggiungerli, nel minor tempo possibile. Insomma, un’occasione per mettere in gioco le proprie conoscenze e capacità, ma anche per allenare le proprie competenze. 

Negli ultimi anni queste vere e proprie maratone no-stop (di solito, infatti, non superano le 48 ore e si dorme molto poco) si sono svincolate dalla progettazione informatica per abbracciare un concetto più ampio, in cui la progettazione coinvolge contesti e problemi della contemporaneità. Sono nati, infatti, hackathon per il clima, hackathon per il sociale, hackathon per gli eventi… e ora anche un hackathon per le politiche per giovani!

Come si è svolto l'Hackathon per le Politiche per giovani del 2024?

Giovani durante l'hackathon. Siedono intorno a un tavolo di legno e stanno leggendo dei fogli

Inutile girarci intorno… le 24 ore a cavallo tra novembre e dicembre sono state un concentrato di adrenalina!

Ad aprire i lavori delle squadre partecipanti, l’intervento di Stefano Laffi, sociologo esperto di partecipazione giovanile, che ha scaldato i motori, dando modo di riflettere sul ruolo fondamentale delle voci più giovani nella progettazione. 

Il tempo già stretto non ha permesso alcuna esitazione ed è stato subito il momento di lanciare la sfida con il primo task: immaginare e dare forma a soluzioni innovative per i servizi Informagiovani.  Se ti sembra già un compito enorme, sappi che pe rnoi non era abbastanza: le squadre hanno affrontato un secondo task notturno, dedicato al miglioramento dell’accessibilità alle informazioni dei servizi Informagiovani, e un imprevisto: realizzare un video di presentazione per uno dei tre servizi previsti dal task 1!

Sappi quindi, nel caso tu stessi pensando di partecipare a un hackathon prossimamente, che non sarà certo uno scherzo, anche se lo spazio per divertirsi è tanto.

Noi abbiamo alternato sonno, caffeina e neuroni fusi per il lavoro disperatissimo a merende in compagnia, cantatine e tante risate. Tutto avvolto da un clima di condivisione e una buona dose di sana competitività tra i gruppi… sino al momento della consegna finale, prevista entro le ore 15.00 dell’1 dicembre. 

La giuria dell'hackathon: valutazione e premiazione

Il termine delle 24 ore dell’hackathon non ha certo concluso i lavori del team organizzativo. L’assegnazione del premio in palio (2000 euro di voucher da spendere in cultura per la squadra vincitrice) ha richiesto un grande lavoro da parte della giuria, che si è trovata di fronte a progetti ricchi di stimoli, interessantissimi e ben presentati. 

Composta da esperti ed esperte di progettazione, politiche per giovani e servizi di orientamento, la giuria ha condotto la valutazione a partire da 4 criteri: 

  • Fattibilità e concretezza dell’idea
  • Innovazione e creatività
  • Accuratezza dell’analisi bisogni e coerenza nella definizione target
  • Costruzione della strategia di comunicazione

La vittoria è stata assegnata al Gruppo 4, che ha saputo distinguersi con un mix  di visione, audacia e pragmatismo. A conquistare la giuria è stata la loro capacità di immaginare soluzioni che uniscono lo spirito imprenditoriale alla missione sociale. Particolarmente significativo è stato, inoltre, il focus sullo sport, presentato non solo come momento di aggregazione e benessere, ma anche come leva per la promozione di stili di vita salutari e inclusivi.

Secondo posto ex aequo per il Gruppo 1, anche detto Timone, che ha portato in campo una conoscenza approfondita delle dinamiche giovanili, mostrando un’ottima comprensione del ruolo e delle potenzialità degli Informagiovani e proponendo un focus particolare sull’educazione finanziaria, per formare giovani consapevoli e capaci di navigare con sicurezza nelle decisioni economiche.

Condividono il secondo gradino del podio ragazzi e ragazze del Gruppo 2, che, con un’attenzione particolare all’arte, alla cultura e alla lotta contro l’abbandono scolastico, hanno saputo evocare un mondo dove la creatività diventa motore di cambiamento, allargando lo sguardo alle esigenze di giovani più fragili anche grazie alle strategie di gamification immaginate negli interventi educativi proposti nel progetto. 

Terzo classificato il Gruppo 5: ha incantato la giuria con creatività e un approccio artistico che ha saputo dare vita a proposte affascinanti e ricche di spunti. Particolarmente suggestiva è stata l’idea di “Rendere sublime l’ordinario”, un invito a riconsiderare la quotidianità attraverso la lente della bellezza e della cultura.

Hackathon per le politiche per giovani: ecco foto e video delle 24 ore!

L’Hackathon per le Politiche per Giovani è stato realizzato con il contributo di Regione Lombardia e in colaborazione con Anci Lombardia. 

Qui trovi le immagini e i media dell’evento!

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