IL COLLOQUIO DI LAVORO: dalla valutazione professionale alla sintonia personale

redazione
16 Novembre 2022

Stai cercando lavoro, il tuo C.V. ha centrato l’obiettivo e hai ricevuto la fatidica chiamata per il colloquio di selezione

Che sia il primo colloquio che sostieni o uno di molti, ti starai chiedendo quanto durerà, quali domande ti verranno poste durante l’interview, cosa dovresti dire per dimostrare di essere la persona ideale per la posizione ricercata. Prima di correre a stirare l’outfit da colloquio di lavoro, però, concediti due minuti per scoprire in questo articolo la strategia che può darti la marcia in più.

Le modalità per affrontare un colloquio di lavoro sono inevitabilmente cambiate nel tempo, in quanto è mutato il macrocosmo lavorativo. Ottenere un impiego negli anni ‘90 era ben altro rispetto ad oggi. Trent’anni di Internet, la crisi economica internazionale del decennio scorso e lo scenario post pandemico attuale, hanno reso necessaria una ristrutturazione della dinamica domanda-offerta lavorativa che coinvolge aziende e candidati

L’obiettivo di chiunque proponga la propria candidatura per una posizione lavorativa resta comunque la sottoscrizione di un contratto. Governativi e privati, con macro organismi istituzionali e grandi imprese, micro soggetti pubblici e piccole realtà imprenditoriali, diversi per forma (tipologia contrattuale) e sostanza (doveri e diritti), i contratti sono ciò che definisce il rapporto di lavoro. Ma come puoi riuscire ad ottenerne uno? Esiste una tattica da sfruttare per passare dal colloquio alla firma del contratto? 

Sebbene non esista una modalità univoca, la strategia per raggiungere l’intento è strutturarsi per gestire la valutazione professionale e creare una sintonia personale. 

La prima avviene rispondendo agli indicatori oggettivi richiesti dal settore di lavoro e dalla mansione specifica, la seconda creando un feeling.

La sintonia personale può essere pensata come un sinonimo, nello scenario lavorativo attuale, del concetto di matching: da un punto di vista razionale significa comunicare sulla stessa lunghezza d’onda ed emotivamente ha come obiettivo il sentirsi a proprio agio con l’altra persona. 

L’empatia può assumere un peso non indifferente nei processi di selezione, e non si tratta di una banalità. Al di là del politically-correct e lungi dallo sfruttare raccomandazioni o nepotismo, quando ti proponi nel mondo del lavoro lo strumento più efficace è la referenza (in english: reference), che può aiutarti sia nella valutazione della tua competenza professionale, sia nella creazione della sintonia personale.  

Con le referenze, infatti, la valorizzazione della tua identità professionale sarà rafforzata da un testimonial: una persona che possa garantire per le tue competenze perché le ha riconosciute in precedenti esperienze lavorative e/o formative.

Non dimenticare che la sintonia, affinché sia a 360°, dovrà essere bidirezionale: non concentrarti solo sull’impressione positiva che dovresti lasciare nella persona che conduce il colloquio, ma cerca di pensare se è avvenuto anche il contrario. 

Il fondamento di una collaborazione duratura e proficua è, infatti, quell’affinità professionale e personale che permette di vivere il lavoro come un dovere, ma anche esprimendo la tua personalità.

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